MEDITAZIONE

La meditazione si può definire come uno stato di puro essere, di chiara consapevolezza, di attenzione, di osservazione. 

Consapevolezza e Presenza

L’accento non viene posto tanto sul cosa si fa, ma sul come.
Essa rappresenta il ritorno a uno stato originario naturale, in cui mente e corpo non sono in un rapporto di dualità, ma di unità. 

È una condizione non tanto da raggiungere, quanto da riconoscere.
È un essere presenti e consapevoli nell’hic et nunc. 

È una forma di rilassamento, un abbandonarsi al presente, una condizione autoevidente che si deve re-imparare ad assaporare.
È la condizione naturale della mente di quiete, di vuoto e di unità.In essa si riduce la sensibilità agli stimoli esterni e si accentua quella agli stimoli interni.

Essa non solo consente di entrare in contatto con se stessi, ma anche con la realtà che ci circonda. 

Permette, inoltre, di avviare un percorso di crescita spirituale in cui le parole, la logica, la razionalità lasciano il posto a una forma di osservazione silente, priva di giudizi e di filtri.
La sua pratica, infatti, non resta circoscritta al momento specifico della meditazione, ma si estende al resto dell’esistenza quotidiana al punto da favorire un profondo mutamento del proprio essere nel mondo.

Esistono vari tipi di meditazione, ognuna con caratteristiche specifiche, modi di azione a livello fisico, psichico e psicologico.
Esse sono accomunate dal fatto di comportare un addestramento volontario da parte della persona della propria attenzione e consapevolezza.

Ad esempio, alcune insegnano alle persone a focalizzare la loro attenzione su un mantra da ripetere in silenzio, un suono, un’immagine visiva, un oggetto o una domanda.